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Marocco, la fine del sogno: ma resta la storia

By Dicembre 15, 2022No Comments

Una Nazionale che ha fatto sognare un intero Paese e non solo. Il Marocco è stato autore di un Mondiale stupefacente in Qatar e fino alla semifinale ha tenuto tutti gli appassionati di calcio con il fiato sospeso. Niente contro la Francia, ma le favole sono favole e quella dei nordafricani è stata bellissima. Nessuna rappresentativa del continente era mai arrivata a questo punto di una kermesse iridata, i marocchini sono stati i primi e non si può dire che non abbiano provato ad agguantare anche l’ultimo atto del torneo. Ma i transalpini hanno spezzato il sogno, non andando tuttavia a sfiorare il segno che la rosa di Walid Regragui ha lasciato nelle cronache del calcio mondiale. L’impresa compiuta da Hakimi e compagni resterà per sempre, il carisma e il sorriso con cui questa squadra ha affrontato la competizione non potrà mai essere cancellata.

Marocco, gioco e famiglia: la nazionale che ha emozionato il mondo

Il percorso del Marocco nel Mondiale è stato quantomeno fantastico e non era cosi scontato pronosticarlo. I nordafricani si sono trovati ad affrontare un girone non semplice, con la Croazia, ex finalista della coppa del mondo, e il Belgio, rosa seconda nel ranking FIFA. I Leoni dell’Atlantico non si sono lasciati spaventare dai blasoni e forti di una Coppa d’Africa giocata molto bene, si sono presentati a testa alta. All’esordio i marocchini hanno stoppato proprio i croati, inchiodandoli sullo 0-0, poi al cospetto dell’altra squadra europea il Marocco non si è piegato e anzi ha mostrato tutte le sue potenzialità, rifilando all’undici belga un 2-0 pesante. Risolta anche la formalità contro il Canada, i ragazzi di Regragui si sono qualificati come primi del raggruppamento.

L’ottavo di finale appare proibitivo per la rappresentativa africana, contro la Spagna di Luis Enrique. Nessuna minima perdita di equilibrio, partita non spettacolare, ma efficace: ai rigori non c’è scampo, il Marocco vola sulle ali dell’entusiasmo, elimina gli iberici e raggiunge il quarto. L’adrenalina della sorpresa mondiale potrebbe esaurirsi da un momento all’altro, anche e soprattutto perché ad attendere i marocchini c’è la sfida con il Portogallo. I lusitani non vivono una condizione di forma perfetta, ma in palio c’è una semifinale: basta una sola rete, quella di Youssef En-Nesyri, per continuare a tenere vivo il sogno dei Leoni. Nel penultimo atto del Mondiale, però, c’è la Francia di Kylian Mbappé e Olivier Giroud, che spezza i desideri, ma non spazza via la storia. L’impresa è comunque compiuta: il Marocco cede ai campioni del mondo, ma non c’è nulla da rimproverarsi: fa male, sì, ma il sorriso, quello non si perde mai, perché il mondo del calcio continua a seguire una favola bellissima.

Una favola fatta di amicizie, come quella di Achraf Hakimi e Mbappé, la meraviglia di un gruppo fantastico, unito e in piena simbiosi con la propria tifoseria. La favola della famiglia: il terzino del Paris Saint Germain ha avuto occhi solo per sua madre, dopo ogni gara, una carezza sul viso che fa bene al cuore; Sofiane Boufal dopo la vittoria contro il Portogallo ha preso per mano la donna che lo ha messo al mondo per farla ballare in campo, insieme a compagni e supporters. E poi bambini in campo, con pallone e guantoni, pronti ad imitare i propri genitori. Valori che al calcio fanno bene e che il Marocco, al di là di come andrà la finale per il terzo posto contro la Croazia, ha mostrato a tutto il mondo.

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