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Nella notte di Halloween, 3 scherzetti per i biancocelesti e 3 dolcetti giallorossi. Pesantissimi in entrambi i casi.
Dodicesima giornata di campionato che anticipa il Derby, quello della Capitale.
Di mezzo, poi, c’è l’Europa League che vede la Lazio più rilassata e la Roma che può solo vincere per continuare il suo cammino in questa Coppa. Fondamentale per il morale la vittoria contro l’Hellas, così come fondamentale ed obbligatorio sarà vincere per la Roma contro il Ludogorest.
Intanto però, per quanto si cerchi di ignorarlo, il 6 novembre si giocherà Roma – Lazio e la sfida è iniziata già tra i Mister.
La Lazio perde 1-3 in casa con la Salernitana, giallo a Savic che salterà il derby per l’ormai famosissimo “step on foot” e Sarri che, invece di parlare della gara persa, fa un flashback e punzecchia sulla mancata sanzione a Karsdorp per aver spintonato Irrati durante Roma – Napoli. Il pianto paga, si dice, ma occhio Sarri che in questo caso lo “step on foot” era dell’arbitro ad un giocatore che ha reagito istintivamente e l’ “autoammonizione arbitrale” non è stata ancora inventata!!!
La Roma, invece, vince 1-3 contro l’Hellas in trasferta.
Finalmente, Mourinho sfata il tabù che non lo aveva mai visto vincere contro il Verona, ma nel post partita non perde occasione di fingere un “no comment” sulle parole di Sarri, però intanto ci tiene a spiegare che: “Quando un allenatore pensa a una partita e non a quella successiva di solito non finisce bene. Io ho avuto esperienze di questo tipo. Quando fai l’errore è difficile conviverci, così come dire che la colpa è del tecnico e quindi si inizia a sparare per sviare l’attenzione.”
È così sia.
Palla al centro.
3 punti persi su una sponda del Tevere e 3 punti guadagnati dall’altra ed uno solo punticino che separa le due squadre in classifica nella notte degli “scherzetti” o dei “dolcetti” dopo due match che in comune hanno solo il risultato. Quei due 1-3 con valore opposto, aspettando un Derby con tanti assenti importanti che sarà la gara n.13 (sarà un caso ?!) di questo Campionato.
Visto che ci siamo, se ci vogliamo mettere di mezzo la scaramanzia, il 13 dovrebbe essere un numero fortunato. Vedremo per chi.


Roberta Pedrelli

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