Stasera riprende la Champions League e con essa tornano a riaccendersi le speranze, almeno per Inter e Juventus, di provare a salvare la faccia e anche i conti decisamente in rosso.
A San Siro la posta in gioco è altissima visto che sul piatto non ci sono solo la gloria e la possibilità di andare avanti in Europa tra le Big del calcio che conta ma in realtà, sul banco, ci sono ben 13 milioni di euro (circa 3 per chi vince la partita e il resto per chi accederà agli ottavi) che sommati agli altri, qualora le squadre dovessero andare avanti, si trasformerebbero nel bancomat che tutti vorremmo avere.
La domanda è: i nerazzurri hanno più bisogno di soldi o di riscatto? Verrebbe da dire entrambi perchè la squadra non è messa bene da nessun lato la si guardi e, paradossalmente, la situazione di Inzaghi sembrerebbe quasi marginale. Il mister è sotto osservazione ma per saperne di più sul suo futuro bisognerà attendere la partita contro il Sassuolo, da sempre bestia nera degli interisti.
Sempre che stasera non prendano un imbarcata incredibile.
L’Inter dovrà tirare fuori il coraggio se vuole dimostrare qualcosa, quel coraggio che è mancato in fase di mercato dove due erano le priorità: ridurre il monte ingaggi e chiudere il mercato in attivo e, invece, con la gestione del caso Skriniar, siamo vicini a un vero suicidio economico. Si è passati dall’accordo per il rinnovo all’inutile braccio di ferro con il PSG e a gennaio non resterà che svenderlo oppure rinnovarlo a cifre più alte nonostante non renda più come un tempo.
Ed è stato lì che Bremer si è alzato e ha cambiato tavolo di gioco, sedendosi a quello che sembrava dei vincitori e, invece, non c’entrare gli ottavi per la Vecchia Signora significherebbe perdere 30 milioni di euro da qui alla potenziale finale. Altra benzina sul fuoco che la dirigenza proverà a spegnere in estate lasciando liberi Di Maria, Cuadrado, Rabiot e Alex Sandro.
Chi invece ha sbancato è la banda formata da Giuntoli & Co. che con il solo gettone di benvenuto si è già ripagata Kvara. Praticamente un regalo. È stato l’unico che non ha avuto paura, non si è fatto influenzare, ha salutato i senatori e ha ribaltato una squadra senza svenarsi in termini economici. La stessa che sta per portare nelle casse di De Laurentis, se tutto va bene, il terzo bonifico di 2,8 milioni di euro. L’Ajax è avvisato.
A Londra, domani il Milan si siederà invece al tavolo del Chelsea di Potter e, nonostante i tanti infortunati, sono sicura che proverà a fare la partita, come sempre. Del resto il diavolo rossonero è abituato a giocare le partite che contano. E anche a vincerle.
Insomma, siamo passati dalle notti di Champions alle notti d’azzardo, dove tutti hanno qualcosa da vincere ma tanti hanno qualcosa da perdere. Faites vos jeux. Les jeux sont faits. Rien ne va plus.
Michela Russo