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Come nel più classico dei copioni dei sequel cinematografici, il Napoli “risorge” per la corsa al titolo, nonostante nei film “Non toccate quello scudetto” 1 e 2, sia stato battuto da Milan e Inter più volte.

No, non voglio essere blasfema, ma dopo aver interpretato in ordine l’antagonista e l’attore non protagonista, il team azzurro ci crede ancora e prova a soffiare il ruolo principale alle Milanesi.

L’unica speranza rimane il Maradona: invertire una tendenza negativa provando ad indossare quel mantello da supereroe tanto decantato da Spalletti.

I numeri non promettono bene: nella sfida tra i due tecnici Mou ha fatto la voce grossa più volte, la Roma viene dalla vittoria contro il Bodo e l’accesso alla semifinale di Conference. I giallorossi sembrano avere una marcia in più sul piano fisico, soprattutto nei minuti finali.

Con Di Lorenzo ancora out, gli esterni che non viaggiano a suon di gol su azione e la difesa che ha ceduto la palma di migliore all’Inter, Spalletti si affida alla sua ultima certezza: il bomber Osimhen.

Terminale offensivo tutta corsa e profondità che trova spazi migliori e giocate sopraffine in coppia con Mertens (speriamo che stavolta il tecnico ne tenga conto dal primo minuto di gioco).

C’è però un dato che salta all’occhio (vi ricordate quei numeri che non girano bene?): nelle sue due stagioni di campionato italiano, Osimhen ha segnato solo 3 gol nelle 17 partite contro le prime otto squadre dell’attuale classifica.

Sono 0 contro Juve, Inter, Milan e Roma (non si può dire lo stesso del folletto belga che tira fuori carattere, reti e giocate con grandi e piccole).

Mou, capace di invertire le tendenze e dare personalità e gioco alle sue squadre, cosa farà con il vento a favore?

Molto probabilmente sfrutterà le ripartenze, proverà a spegnere le fiammate del Napoli e gestirà alla lunga una condizione fisica ottimale.

Abraham, Zaniolo (fresco di tripletta ma ancora incompiuto in campionato) ed i cambi di gioco. Smalling su Osimhen e una difesa a tre che diventerà a cinque nella fase di non possesso.

Lo insegna la testa della classifica: 7 clean sheet nelle ultime gare per il Milan e miglior difesa del campionato per l’Inter; le partite si portano a casa con la difesa più attenta.

Lunedì, tra una grigliata, una passeggiata e l’inizio di una lunga digestione pasquale, mettetevi comodi sulle poltrone e seguitelo questo sequel (anche se dicono che non sono mai belli come i precedenti, spero di avervi convinto!):

Una Roma in risalita contro un Napoli che gioca la sua ultima carta scudetto (o forse no?) promettono spettacolo!

“I Tituli” non sono questioni per deboli di cuore!

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